La retinopatia diabetica è una complicanza molto diffusa del diabete, perché i capillari della retina sono progressivamente danneggiati dall’eccessivo stress ossidativo derivante dall’iperglicemia cronica. Questa patologia interessa circa il 70% delle persone che soffrono di diabete da più di venti anni.

«Molte persone sottovalutano l’importanza dello stile di vita, costituito da piccoli gesti quotidiani che rappresentano fattori importanti nel mantenimento di un buon stato di salute o nel miglioramento delle condizioni generali, tra cui lo stato nutrizionale, in caso di malattia conclamata» spiega Maria Daglia, professore dell’Università di Pavia e coordinatore del Master II livello in Prodotti Nutraceutici. «Spesso ci si limita a trattare la malattia, o gli effetti di essa, quando questi si sono già manifestati. Gli integratori alimentari sono un valido aiuto, semplice da assumere e ricco di sostanze fondamentali, che le persone con diabete, seguendo il consiglio del farmacista, dovrebbero considerare a supporto della terapia farmacologica impiegata nella cura quotidiana della propria malattia».

Eppure, secondo i dati raccolti da uno studio condotto da Harmonium Pharma, le persone con diabete spesso guardano con sospetto gli integratori alimentari. «In numeri, nel 2014 sono state vendute nel nostro Paese circa 175 milioni di confezioni di integratori» ha commentato Ugo Cosentino, presidente di Harmonium Pharma. «Un mercato non stagionale e mosso principalmente dalla fascia di popolazione dai 35 anni in su. Eppure, secondo la nostra indagine, una persona diabetica su 3 non utilizza integratori per paura delle conseguenze che potrebbero avere sul diabete. Significa che un terzo delle persone con diabete, non avendo a disposizione prodotti pensati specificatamente per le proprie esigenze, ha rinunciato a una corretta prevenzione. È soprattutto a costoro che si rivolge la nostra nuova linea di integratori, che aiuta a contrastare l’insorgenza di gravose complicanze».

Piccolo vademecum per salvaguardare la vista

  • Tenere sotto controllo la glicemia. L’aumento dei livelli di emoglobina glicata, infatti, è legata all’insorgenza della retinopatia. È importantissimi, quindi, condurre il più possibile uno stile di vita sano e seguire con attenzione la terapia prescritta.
  • Tenere sotto controllo la pressione. Nella retinopatia i capillari della retina si indeboliscono e una pressione arteriosa alta facilita il processo di rottura delle pareti e di fuoriuscita di sangue.
  • Non trascurare le altre complicanze. La retinopatia è associata ad altre complicanze, come la nefropatia diabetica, che colpisce i reni. L’acuirsi della nefropatia dovrebbe sempre far scattare un campanello d’allarme anche per la retinopatia.
  • Non sottovalutare i sintomi. Ci sono sintomi, come macchie in movimento, annebbiamenti della vista, difficoltà di definire i contorni di una immagine e visione doppia che non vanno sottovalutati. Se una persona con diabete riscontra anche solo uno di questi fastidi, dovrebbe recarsi immediatamente da un oculista
  • Non limitarsi a curare. Considerata l’alta percentuale di diabetici che riscontra la complicanza della retinopatia, è auspicabile intervenire per tempo e limitando e minimizzando al massimo il suo impatto. L’utilizzo di integratori specifici è un buon modo per non limitarsi a intervenire quando i danni sono già irreparabili.