Salute un bene da difendere: un progetto per migliorare assistenza e cura dei pazienti oncologici
Sono oltre tre milioni gli italiani che hanno avuto a che fare con un tumore. Se migliora la sopravvivenza, la rivoluzione terapeutica dovuta alla medicina di precisione aumenta l’impatto economico di tali malattie. Per questo motivo, è urgente reperire risorse aggiuntive.
La rivoluzione delle cure personalizzate e della medicina di precisione, che permette di usare solo i farmaci efficaci sul paziente con determinate alterazioni rilevate dai test molecolari, apre nuovi scenari.
Tuttavia, pone anche problemi di costi dei nuovi approcci diagnostici e di farmaci antitumorali innovativi, come i farmaci a bersaglio molecolare e gli immunoterapici.
Secondo i dati OsMed, dei 30 principi attivi a maggiore impatto, ben 11 sono farmaci antineoplastici e immunomodulatori; il 92% della spesa per farmaci oncologici (3,3 miliardi di euro) è gestita dalle strutture pubbliche e assorbe circa il 40% della loro spesa farmaceutica.
Per la difficoltà di molte regioni a far fronte alla richiesta di cure più efficaci, aumentano i rischi per la sostenibilità del Servizio sanitario e per il diritto alla salute. Dal 2014, su questi temi si stanno muovendo le associazioni dei malati oncologici che, dopo aver promosso la presentazione di un manifesto e la costituzione di una commissione tecnico-scientifica, grazie all’Intergruppo parlamentare hanno creato in Parlamento una nuova sensibilità e attenzione verso l’assistenza oncologica.
Salute un bene da difendere, un diritto da promuovere è un progetto nato nel 2014 su iniziativa di Salute Donna per contribuire al miglioramento dell’assistenza e della cura dei pazienti oncologici, caratterizzate da ritardi e gravi disparità a livello regionale.
I protagonisti del progetto sono:
- 13 associazioni di pazienti impegnate nella tutela dei diritti dei pazienti oncologici ed ematologici;
- una commissione tecnico-scientifica per indicare ambiti e modalità di intervento in un’ottica di ripensamento dell’attuale sistema sanitario per il controllo del tumore nel paese;
- l’intergruppo parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro”, formato da oltre 70 parlamentari di tutti gli schieramenti impegnati a promuovere la lotta al cancro come priorità della politica sanitaria nazionale e a orientare in tal senso la legislazione.
Nella prima parte del 2016, in base alle richieste delle associazioni e con il supporto scientifico della commissione, l’Intergruppo ha lavorato alla presentazione di atti di indirizzo politico per una migliore presa in carico dei pazienti, un’uniformità di cure a livello nazionale e l’elaborazione di strategie per far fronte alle novità terapeutiche oncologiche in arrivo.
Sul sito www.salutebenedadifendere.it è possibile avere maggiori informazioni sul progetto.
(Cesare Betti)