La sindrome all’occhio secco è una malattia cronica, spesso sottovalutata e misconosciuta non solo da parte dei pazienti, ma anche da medici di medicina generale, farmacisti e oftalmologi.
Ma quale impatto ha e come viene gestita in Italia? Novartis ha coinvolto alcuni autorevoli oftalmologi ed esperti per individuare e uniformare le procedure per la diagnosi e il trattamento, offrire indicazioni pratiche e suggerimenti per una corretta diagnosi e cura del paziente con questo problema.
«La sindrome dell’occhio secco può essere difficile da diagnosticare perché i sintomi variano e spesso si sovrappongono con altri disturbi oculari», spiega Pasquale Aragona, direttore della clinica oculistica del dipartimento di Scienze biomediche all’università degli Studi di Messina. «Per questa ragione, anche lo specialista può sottostimarne la severità e, se non individuata al più presto e curata bene, la patologia può avere ripercussioni significative sulla vita delle persone».
Gli esperti hanno steso un percorso ideale, dal primo approccio al paziente fino alla terapia più appropriata.
Un attento ascolto dei sintomi riferiti dal paziente è senza dubbio il primo passo per un approccio globale al problema. A questo proposito, può essere utile usare appositi questionari di autovalutazione che il paziente può facilmente compilare.
Inoltre, va effettuata un’accurata anamnesi che indaghi su andamento e variabilità dei sintomi, su fattori scatenanti quali condizioni ambientali sfavorevoli, presenza di patologie autoimmuni, alterazioni ormonali, uso di determinati farmaci, interventi chirurgici oculari pregressi, solo per citare alcuni esempi.
«Queste raccomandazioni sono un valido aiuto per i farmacisti italiani, da sempre intermediari tra paziente e medico», commenta Paolo Vintani, vicepresidente di Federfarma Milano. «Spesso, il farmacista si trova a interpretare i sintomi delle persone, a consigliare il miglior rimedio e indirizzarli allo specialista. Si tratta di un’attività non semplice, che diventa ancora più complessa in caso di disturbi oculari».
«Queste nuove raccomandazioni aiuteranno i farmacisti nel loro lavoro e nel dare i consigli più corretti per la gestione e il trattamento della sindrome dell’occhio secco».
Numerosi sono i consigli per aiutare il paziente a eliminare i fattori di rischio e migliorare lo stile di vita: l’adozione di un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di omega 3 e antiossidanti presenti nel pesce, nella frutta e verdure fresche; l’importanza di un’idratazione costante e di una corretta attenzione al microclima dell’ambiente in cui il paziente vive abitualmente, con particolare riferimento ai luoghi di lavoro.
Cesare Betti