Sogno di bimbi: la mostra fotografica organizzata da Guna per salvare l’asilo multietnico milanese
Sogno di bimbi è un asilo milanese molto speciale, che dal 2003 accoglie i figli di ragazze madri o di famiglie a basso reddito, italiane e straniere, che non possono permettersi le rette degli asili privati o che non hanno trovato posto negli asili comunali.
Il centro di accoglienza, fondato da Marinella Graziani, permette alle mamme di andare a lavorare, lasciando i bambini in mani sicure. Un’équipe di volontari e di insegnanti si prende cura dei piccoli durante la giornata. E i bambini fanno amicizia: non vedono differenze di cultura, di colore, di religione: giocano insieme, si emozionano, imparano, in un ambiente spesso più curato e sicuro di quello abitativo.
Questa onlus si trova in difficoltà e dopo quasi quindici anni si trova ad affrontare le difficoltà legate a uno sfratto. La struttura che ospita il centro di accoglienza, in via Emo 8 a Milano, verrà ristrutturata per creare unità abitative e Sogno di Bimbi ha bisogno di una nuova sede per continuare a svolgere quel servizio, essenziale per la comunità, di cura dei bambini durante le giornate lavorative dei genitori.
Guna, azienda radicata nel territorio e con una grande attenzione alla responsabilità sociale, sostiene da anni questa realtà e, in occasione di questa emergenza, ha organizzato una mostra fotografica per sensibilizzare istituzioni e popolazione sulla grande opera svolta da questo piccolo centro.
Il compito di raccontare il cuore della onlus Sogno di Bimbi è stato affidato a Julian Hargreaves, giovane fotografo di fama internazionale, ritrattista specializzato in celebrities: nel suo portfolio Richard Gere, Katy Perry, Juliette Binoche, Nicole Kidman, Colin Firth, Bob Sinclair. Hargreaves ha ritratto con spontaneità gli ambienti e i volti di Sogno di Bimbi.
«Questo è stato uno shooting molto speciale: vedere tutti questi bambini di nazionalità diverse che giocano insieme, si abbracciano e si vogliono bene senza percepire differenze, mi ha fatto riflettere» ha commentato il fotografo. «Se si vuole vedere il miglior esempio di come dovrebbero essere le Nazioni Unite, intese come insieme di popoli che vanno d’accordo e costruiscono qualcosa di importante assieme, questo è proprio il posto giusto dove venire. È una realtà semplicemente straordinaria».
«Questa è una realtà che merita di essere salvata» ha continuato Hargreaves. «A molti dei bambini ospitati qui, il centro di accoglienza dona un senso di protezione e di famiglia che nella vita familiare non riescono a trovare. Una struttura in ordine, un ambiente igienico, giochi e l’attenzione di personale specializzato sono più di quello che molti hanno a casa, e non per colpa delle mamme o delle famiglie. Quando arriva l’ora di uscire e di tornare a casa molti di questi piccoli si rattristano».
La bambina domenicana, l’ucraina, l’italiano e il filippino realizzano, nella quotidianità della convivenza e con la semplicità dell’approccio al mondo dei bambini, senza filtri né preconcetti, la normalità e la ricchezza di una società multietnica. La mostra Sogno di bimbi resterà aperta fino a maggio presso gli stabilimenti di Guna, in via Palmanova 69 a Milano.
«La speranza di Guna è che questo evento culturale possa essere utile per accendere ancor più i riflettori su un’emergenza cittadina che rischia, a causa dell’indifferenza di alcuni, di pregiudicare il futuro di questi piccolissimi e preziosi uomini e donne, arrivati dai quattro angoli della Terra a Milano, città con una straordinaria tradizione di accoglienza» ha detto Alessandro Pizzoccaro, fondatore di Guna.
La visita alla mostra è gratuita, con prenotazione obbligatoria, dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio. Per prenotazioni, rivolgersi ad Antonella Zaghini (02/280181).