In Italia, la spesa farmaceutica totale nei primi 9 mesi del 2014 è stata di 19,9 miliardi di euro, dei quali il 75,6% è stato rimborsato dal Servizio sanitario nazionale, con un aumento dei medicinali con il brevetto scaduto, che rappresentano più del 70% dei consumi e oltre la metà della spesa. Sono alcuni dei dati del rapporto OsMed presentato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
«I dati nei primi nove mesi del 2014 confermano la crescita dei consumi e della spesa farmaceutica complessiva, anche se contenuta» spiega Luca Pani, direttore generale di Aifa. «Tra gennaio e settembre dello scorso anno, gli italiani hanno acquistato in media 23 confezioni. A fronte di una riduzione della spesa (-2,2%), c’è stata una crescita della compartecipazione dei cittadini e un aumento della spesa per quelli acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche (+5,6%)».
In particolare, sono stati acquistati 1.398 milioni di confezioni in classe di rimborsabilità A e C, senza variazioni rispetto ai nove mesi del 2013. A livello di consumi in regime di dispensazione convenzionale, nello stesso periodo sono state prescritte 1.035,9 dosi giornaliere ogni mille abitanti, un valore invariato rispetto all’anno precedente.
La classifica dei farmaci
Al primo posto nel consumo ci sono i farmaci per il sistema cardiovascolare: per spesa il primo posto va agli antineoplastici e agli immunomodulatori, mentre i più prescritti in regime di assistenza convenzionata sono gli Ace-inibitori, seguiti dai sartani e dalle statine.
Il secondo gruppo è quello dei farmaci per l’apparato gastrointestinale e per il metabolismo: al primo posto ci sono gli inibitori di pompa acida, sia per quantità prescritte sia per spesa.
I farmaci per il sangue sono al terzo posto per prescrizione e al quinto per spesa totale. Gli antiaggreganti piastrinici sono i più prescritti attraverso le farmacie, seguiti dall’acido folico. Le eparine sono al primo posto in termini di spesa, mentre gli antiaggreganti piastrinici sono i più utilizzati, eparina esclusa.
I farmaci per il sistema nervoso centrale si collocano al quarto posto per prescrizione; in regime di assistenza convenzionata gli antidepressivi sono la categoria più usata, in particolare gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, mentre gli altri antiepilettici diventano la prima categoria per spesa convenzionata. Tra gli antidolorifici ad azione centrale, aumento nel consumo di alcaloidi naturali dell’oppio e di altri oppiacei.
I farmaci per il sistema respiratorio sono il quinto gruppo più prescritto: antiasmatici adrenergici e altri antiasmatici sono i primi per consumo, anticolinergici e glucocorticoidi in termini di spesa. Importanti incrementi dei consumi e della spesa degli altri antiasmatici per uso sistemico nell’ambito delle prescrizioni delle strutture sanitarie pubbliche.
(Cesare Betti)