La nuova gestione del superamento del tetto di spesa farmaceutica

Sul tema del superamento del tetto di spesa farmaceutica previsto nel periodo 2014-2016 si è tenuto a Milano un incontro dal titolo “Farmaci innovativi e sostenibilità del sistema sanitario nazionale. Il superamento del tetto della spesa ospedaliera e territoriale: il percorso verso la nuova governance”. Secondo la previsione, infatti, nel periodo 2014-2016 nel settore farmaceutico si avrà uno sforamento del tetto programmato di spesa pari a 3,8 miliardi di euro. Si tratta di una situazione critica, specialmente per quelle regioni che dovranno sostenere lo sforamento.

A fronte di questi risultati, l’innovazione farmaceutica pone nuove sfide per la futura sostenibilità della spesa pubblica. È necessario, infatti, facilitare un nuovo equilibrio tra spesa improduttiva e spesa produttiva con modelli che pongano l’Italia di fronte alla necessità di identificare una formula tecnico-organizzativa che conservi l’universalità del diritto alla salute e le possibilità economiche del Servizio sanitario nazionale. Come? Attraverso interventi di breve e medio termine su tutti i livelli decisionali.

L’assessore all’Università e Ricerca della regione Lombardia Luca Del Gobbo ha elencato tra le migliori caratteristiche del nostro Paese, la qualità delle risorse umane, sia quelle impegnate nelle aziende sia quelle del sistema universitario e della ricerca.

La scommessa è di rafforzare e migliorare la collaborazione tra questi due mondi, così che la notevole quantità di conoscenze che si produce possa trasformarsi in nuovi prodotti, processi e servizi, aumentando cos’ la competitività e la qualità della vita.

Mario Melazzini, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, ha dichiarato che mettere a disposizione dei pazienti farmaci efficaci e innovativi nel più breve tempo possibile è un dovere etico e scientifico. L’obiettivo dell’Agenzia è avere la certezza che ogni malato possa ricevere una cura mirata, che si basi su criteri sostenuti dalla comunità scientifica internazionale. Solo in questo modo sarà possibile garantire ai cittadini che il farmaco possa essere il più appropriato rispetto al rapporto costo-beneficio e alle caratteristiche della malattia.

È intervenuto anche Luca Pani, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, che ha dichiarato come il 70% della prescrizione di farmaci innovativi sia off label. «In Italia, la procedura di approvazione e immissione in commercio di farmaci a carico del Sistema sanitario nazionale costituisce un unicum in Europa» ha continuato Luca Pani. «A differenza della maggioranza degli altri Paesi europei, essa è totalmente affidata all’Agenzia».

Attraverso la raccolta e l’analisi di dati sanitari è pertanto possibile definire in maniera più accurata le malattie e sviluppare un’attività di sorveglianza che favorisca l’individuazione di nuove risposte e misure di sanità pubblica.

(Cesare Betti)