Il vaccino trivalente Triaxis è il primo vaccino indicato anche per la protezione del neonato attraverso l’immunizzazione della madre in gravidanza.

Sanofi Pasteur, divisione vaccini di Sanofi, comunica la conclusione della procedura di modifica per aggiornare il Riassunto delle caratteristiche di prodotto (Rcp) a livello europeo di questo vaccino trivalente, già indicato per la vaccinazione di richiamo contro difterite, tetano e pertosse.

Da oggi, infatti, è indicato anche per la protezione passiva contro la pertosse nel neonato grazie all’immunizzazione della madre in gravidanza.

Nell’ambito di numerosi programmi di vaccinazione, tra i quali in Inghilterra e negli Stati Uniti, Triaxis (dTpa) è stato somministrato in gravidanza alle future mamme, dimostrando di prevenire in oltre il 90% dei casi le infezioni di pertosse e i relativi ricoveri dei neonati in ospedale per complicanze. Oltre all’importanza delle vaccinazioni, con la sicurezza e con l’efficacia di Triaxis si è ottenuta un’elevata copertura tra le donne, superiore al 60%.

In seguito alla immunizzazione della donna durante la gravidanza, Triaxis è il primo vaccino ad aver dimostrato che gli anticorpi materni passano al feto e conferiscono una protezione passiva contro la pertosse del neonato.
Ed è proprio questa la particolare indicazione approvata nella nuova versione del Rcp europeo. Il nuovo Rcp di prodotto e il nuovo foglietto illustrativo in lingua italiana saranno disponibili nei prossimi mesi, a seguito di ratifica dell’approvazione da parte di Aifa, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale.

«La pertosse può essere una malattia molto pericolosa nei primi mesi di vita del bambino», spiega Giovanni Checcucci Lisi, direttore medico di Sanofi Pasteur. «Sotto i tre mesi, il neonato non ha cominciato il suo percorso di immunizzazione vaccinale; quindi, è in una fase molto delicata, che può esporlo a infezioni e a ospedalizzazione per questa malattia. Vaccinare la mamma nel periodo della gravidanza rappresenta il modo più sicuro per proteggere i neonati fin dal loro primo giorno di vita».

E aggiunge. «Sono fermamente convinto che questa nuova indicazione del vaccino, fondata su solide evidenze cliniche e ampi programmi di vaccinazione a livello internazionale, rappresenti uno strumento di sanità pubblica fondamentale, che permetterà di implementare con successo le recenti raccomandazioni del ministero della Salute».

Cesare Betti