Vaccinazioni in calo: invertire la tendenza

 

Le vaccinazioni assicurano la protezione da importanti malattie infettive, alcune scomparse del tutto dal nostro Paese e la pratica vaccinale è uno strumento di protezione della salute per l’individuo e per la comunità.  A causa del loro calo stanno progressivamente ricomparendo, infezioni e patologie con pericoli per la salute collettiva.

 

vaccinarSì - vaccinazioni«Per combattere un’informazione cattiva, la Società di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica, SITI, ha messo in atto alcune iniziative come il sito vaccinarSi.org, che contrasta le idee sbagliate sulle vaccinazioni, ottenendo già oltre due milioni di accessi, oppure l’iniziativa Teamvax, con lo scopo di diffondere la corretta informazione sui vaccini on-line e off-line», dichiara Carlo Signorelli, presidente di SITI.

 

«Che il web sia un grande amplificatore contro i vaccini lo dimostrano alcuni dati: nel 2012, digitando nei motori di ricerca parole chiave come “vaccino” o “vaccinazione”, il 45% dei siti presentava posizioni contrarie alle vaccinazioni, il 35% favorevoli e il 30% neutre. Per fortuna, oggi le cose stanno cambiando: ripetendo la stessa ricerca, i siti contrari ai vaccini sono scesi al 28%, ma il 60% dei genitori prima di vaccinare i propri figli consulta internet e chi lo fa in genere esprime posizioni contrarie alla vaccinazione, trascurando le conseguenze a danno dell’intera comunità».

 

«Un’informazione corretta è fondamentale per far capire alla popolazione il significato dei benefici e degli effetti avversi, trascurabili o insignificanti rispetto alla malattia», spiega Rosa Cristina Coppola, professoressa di igiene e coordinatrice del comitato scientifico della SITI.

 

«Dobbiamo far crescere la consapevolezza di quanto sia opportuno vaccinarsi, a vantaggio di sé stessi e di tutta la comunità».

 

«La corretta informazione, infatti, è la migliore arma contro false ideologie, santoni e bufale che si diffondono soprattutto attraverso il web» prosegue la Coppola. «Per questo motivo, è importante cominciare a creare una cultura delle vaccinazioni partendo proprio dai più giovani, che un giorno saranno genitori».

 

«Se diminuisce drammaticamente la copertura vaccinale, viene meno la cosiddetta “immunità di gregge”, che protegge tutta la popolazione, in particolare le persone non immuni o le persone non vaccinate a causa di patologie concomitanti, limitando drasticamente il numero dei portatori di infezione» conclude Rosa Cristina Coppola.

 

L’iniziativa della SITI punta sul fatto che il web, da amplificatore di falsi miti, possa diventare un terreno fertile per un’informazione corretta, soprattutto grazie al passaparola tra i giovani. Da oggi tocca a loro promuovere il valore delle vaccinazioni, anche diffondendo in modo virtuale, attraverso i canali social e i video realizzati da giovani registi.

 

(Cesare Betti)