Invecchiamento e menopausa sono tra i fattori più importanti che contribuiscono alla comparsa dell’osteoporosi, mentre l’uso della vitamina D per prevenire la malattia è ancora limitato.

Sono i risultati dell’indagine condotta dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, Onda, su un campione di 600 donne italiane di età compresa fra i 35 e i 65 anni e con il contributo di Abiogen Pharma.

Il 52% delle donne considera l’osteoporosi una malattia seria, ma soltanto il 25% delle intervistate si sente a rischio. Per oltre 8 donne su 10 l’età e la menopausa sono le principali cause della malattia; altri fattori sono uno scorretto stile di vita (76%), per alimentazione sbagliata, poca attività fisica e abuso di fumo e alcol, a familiarità (68%) e mancanza di sostanze necessarie per l’organismo (58%).

La vitamina D contro l’osteoporosi

Sul fronte della prevenzione e della terapia, solo un’intervistata su 10 assume la vitamina D, nonostante il 58% conosca la sua importanza per favorire la salute delle ossa. Poiché l’osteoporosi è una malattia tipica della terza età e della menopausa, la prevenzione è rinviata all’età adulta: solamente il 31% delle donne attua comportamenti di prevenzione durante l’infanzia e l’adolescenza, dove l’accumulo di calcio è fondamentale per un corretto sviluppo delle ossa.

Solo il 12% delle donne dell’indagine fa uso di vitamina D a scopo preventivo o come cura, in associazione alla terapia di base su consiglio del medico di medicina generale (43%), dal reumatologo (18%) e dall’ortopedico (17%).

«L’osteoporosi è una malattia a grande impatto sociale, con conseguenze negative, spesso sottovalutata e affrontata con grave ritardo» spiega Francesca Merzagora, presidente di Onda. «È una malattia silenziosa, che progredisce per diversi anni fino a quando viene confermata la diagnosi o non avviene una frattura. Onda organizza ogni anno, in occasione della giornata mondiale dedicata all’osteoporosi, un’H-open day, in collaborazione con gli ospedali italiani premiati con i nostri “bollini rosa”, con l’obiettivo di offrire alle donne consulenze ed esami gratuiti».